Investire in startup: Come fare e le Migliori del 2024

Investire in startup è un tipo di investimento rischioso ma allo stesso tempo molto eccitante.

In economia, per startup si intende un’azienda che generalmente si è appena quotata in Borsa e che sta introducendo sul mercato un prodotto innovativo in grado di stravolgere il mercato di riferimento.

Ad esempio, la startup Airbnb ha rivoluzionato il settore alberghiero in modo incredibile.

Tuttavia, quello che differenzia davvero un’azienda tradizionale da una startup non è tanto il prodotto o il servizio effettivo quanto il modo di operare. Un’azienda tradizionale cresce ad un tasso molto costante attraverso strategie di crescita organica ed è generalmente redditizia dal primo giorno.

Una startup cresce invece ad un ritmo molto più veloce attraverso l’aiuto di enormi quantità di capitale e risorse, potrebbe però non essere redditizia nei primi anni di attività.

Ad esempio, Amazon è diventata una delle più grandi aziende del mondo nel giro di un decennio, ma ci sono anche aziende che esistono da molto più tempo e non hanno ancora raggiunto il livello di Amazon.

È bene però sapere che non tutte le startup diventano enormi e questo dipende principalmente dall’idea che viene implementata.

Le persone normali possono investire in startup tramite i siti di crowdfunding o acquistando le azioni delle migliori startup.

Sul broker eToro, ad esempio, potrete investire in tutte le azioni delle migliori startup, con un deposito minimo di circa 50 euro, o addirittura in “StartupNations”, un portafoglio interamente dedicato alle migliori aziende emergenti.

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Attività: Investire in startup
📈 Livello di rischio: Alto
😀 Ritorni potenziali: Elevati
💰 Budget minimo: Anche soli 50€
💻 Dove investire: Broker online, siti crowdfunding
Investire in startup

Come investire in startup innovative?

Investire in startup vuol dire investire il proprio denaro in una realtà agli esordi, di conseguenza questo può comportare un elevato ritorno economico così come un alto rischio di fallimento.

Per investire in startup gli investitori al dettaglio hanno le seguenti possibilità:

  • Investimento diretto: In questo caso l’investitore investe direttamente nella startup in questione senza alcun coinvolgimento di terzi (società di venture capitalist/debito/private equity, ecc.). A tal fine è possibile utilizzare uno dei tanti siti di crowdfunding disponibili online come: Crowdfunding, Mamacrowd, Opstart, 200Crowd, WeAreStarting, Kickstarter, Indiegogo e Eppela. Alcune di queste piattaforme richiedono un deposito minimo (in genere superiore ai 500 euro).
  • Investimento indiretto: In questo caso l’investitore investe in una società di VC/debito/private equity e poi la società PE investe a sua volta in diverse startup usando il denaro che ha raccolto dagli investitori. Per questa opzione è necessario contattare un consulente finanziario.
  • Broker online: Questa è la scelta più semplice che hanno i principianti per investire in startup. Sui broker online regolamentati potrete infatti investire nelle azioni emesse dalle startup o in ETF/portafogli d’investimento contenenti tali azioni.

Sul broker eToro, con un deposito minimo di soli $50 potrete copiare gli investimenti in startup dei migliori trader tramite un servizio denominato Copy Trading. Oppure potrete investire in autonomia in azioni, ETF e portafogli d’investimento startup. Tutto ciò è anche testabile in modo gratuito sull’account Demo della piattaforma.

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Sul broker eToro potrete investire in startup con un solo click anche tramite “StartupNations“, un portafoglio interamente dedicato alle migliori aziende emergenti. Questo portafoglio è l’ideale per coloro che hanno una strategia d’investimento a lungo termine e desiderano destinare una piccola percentuale del proprio portafoglio ad investimenti rischiosi ma potenzialmente remunerativi quali quelli in startup.

Come investire in startup
Portafoglio StartupNations su eToro – Immagine a scopo dimostrativo

Investire in startup americane: le migliori 10 del 2024

Nel caso in cui desideriate investire in startup americane, ecco qui di seguito le migliori da prendere in considerazione nel 2024:

  1. Airbnb
  2. SpaceX
  3. Rivian
  4. SoFi
  5. DoorDash
  6. Palantir Technologies
  7. Wish
  8. Pinterest
  9. Snowflake
  10. OpenDoor

Questa lista non è da intendersi come assoluta ma come uno spunto interessante da cui partire. Sui migliori broker azioni potete trovare molti di questi titoli ed investire con facilità in queste innovative realtà aziendali.

I broker online da noi segnalati hanno tutti commissioni basse e sono molto semplici da utilizzare.

Segnaliamo che alcune di queste aziende hanno da poco cessato di essere startup e stanno pian piano diventando aziende di grande successo, tuttavia non è ancora troppo tardi per investire!

Leggi anche: Come investire i soldi.

Investire in startup italiane: le migliori 10 del 2024

Nel caso in cui desideriate investire in startup italiane, ecco qui di seguito le migliori da prendere in considerazione nel 2024:

  1. Altilia
  2. Greenbone
  3. Inxpect
  4. Ittinsect
  5. Mia Platform
  6. Newcleo
  7. Reiwa Engine
  8. Relief
  9. Sinergy Flow
  10. Sode

Anche in questo caso, la lista non è da intendersi come assoluta ma come uno spunto interessante da cui partire.

Nel caso delle startup italiane difficilmente potrete investire tramite i broker online, così come avviene per le migliori azioni italiane più consolidate, ma dovrete dunque prendere in considerazione i siti di crowdfunding o l’investimento tramite società di VC/debito/private equity.

Perché una startup necessita di denaro?

Come accennato nell’introduzione, le startup sono aziende che operano con una mentalità di iper-crescita. Per raggiungere questo obiettivo hanno però bisogno di enormi quantità di capitale e risorse, che nella maggior parte dei casi deve provenire da fonti esterne.

Per fonti esterne si intende che il capitale che viene utilizzato nella gestione del business non è solo il capitale personale dei fondatori o dei direttori del business, ma anche quello di persone ed aziende esterne.

Queste persone e imprese credono nell’impresa e quindi danno soldi o altre risorse accessorie per aiutare i fondatori a rendere la startup un successo.

In cambio ricevono la proprietà dell’azienda (azioni) e/o gli interessi sulla somma concessa (in caso di prestiti). Questi servono come incentivi per le persone ad investire nel business.

Ciclo di finanziamento di una startup

Una startup raccoglie in genere più cicli di finanziamento da diverse fonti e per diversi scopi durante la sua vita.

In generale i tipi di capitale possono essere divisi in capitale proprio e capitale di debito.

Una startup idealmente ripaga tutti i suoi investitori quando viene acquisita da un’altra azienda o quando effettua la sua Offerta Pubblica Iniziale (IPO) nel mercato azionario.

Eventi come questi sono chiamati “uscite” nell’ecosistema delle startup.

Un investimento di debito, d’altra parte, ha la sua propria linea temporale di rimborso e generalmente non dipende dal verificarsi di una “uscita”.

Cose da considerare prima di investire in startup

Ci sono un milione di cose che potrebbero essere prese in considerazione prima di investire in una startup, tuttavia ecco le principali:

  • Idea: Generalmente un investimento in una startup è solo un investimento in un’idea e non un investimento in una realtà consolidata. Quindi è davvero importante capire completamente l’idea e il business prima di metterci i soldi.
  • Fondatori: I fondatori della startup sono al capo del business ed in un certo senso come investitore di startup stai investendo nell’idea e nelle persone che stanno per implementare l’idea.
  • Dimensione del mercato: Affinché una startup vi dia un buon ritorno per il vostro investimento, deve soddisfare un mercato abbastanza grande in modo che abbia un buon potenziale di crescita futura. Un business che si rivolge solo ad una particolare località o ad una piccola area idealmente non potrà mai essere definito startup, poiché le startup operano su larga scala nel loro obiettivo di raggiungere una posizione dominante.
  • Concorrenti: Le startup puntano a diventare leader di mercato. Di conseguenza diventa molto importante sapere quali altri concorrenti esistono già nel mercato.

Quanto investire in startup?

Nel caso in cui desideriate investire tramite crowdfunding o in un fondo di VC/debito/private equity potreste dover incorrere in un deposito minimo.

Questo deposito minimo può essere completamente assente o ammontare anche a cifre elevate come 1.000 euro o più. Nel caso invece dei broker online c’è quasi sempre un deposito minimo, che però va dai 50 ai 250 euro.

L’importo giusto da allocare non dovrebbe essere più di quello che si è disposti a perdere nel caso in cui la startup dovesse fallire o impiegare un tempo particolarmente lungo per affermarsi.

Gli esperti generalmente raccomandano di fare diversi piccoli investimenti in startup diverse rispetto ad un grande investimento in una sola startup.

Questo fornisce una diversificazione che mitiga il rischio. Se investi in dieci startup, e nove di loro falliscono, hai ancora un vincitore, che può aiutarti a preservare una parte dei tuoi soldi.

Inoltre è sempre opportuno bilanciare il proprio portafoglio anche su titoli di altri settori e mercati, ad esempio:

Proprio per questa ragione ad inizio articolo vi abbiamo suggerito il portafoglio “StartupNations” di eToro, investendo in più aziende potrete mitigare il rischio.

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Investire in startup conviene?

Investire in startup comporta sia vantaggi che svantaggi.

Vantaggi:

  • Elevato ritorno potenziale: Generalmente, un investimento in startup viene fatto quando la società è piccola e ha un grande potenziale di crescita futura. Di conseguenza, se si investe nel progetto giusto si potrebbe ottenere un elevato ritorno potenziale nel giro di qualche anno.
  • Innovazione: Investendo in startup, si finisce per investire in idee e aziende che potrebbero finire per cambiare in meglio il mondo.
  • Ottenere un reddito aggiuntivo: Spesso le startup sono un ottimo modo per ottenere entrate aggiuntive.

Svantaggi:

  • Investimento ad alto rischio: Dato che gli investimenti in startup sono fatti in una fase estremamente precoce, il modello di business e il team potrebbero non essere sempre stabili come in un’azienda matura. Di conseguenza c’è un alto rischio di perdere denaro nel caso in cui la startup finisca per fallire.
  • Alta volatilità: Una startup è sempre caratterizzata da elevata volatilità nei primi due anni, non solo in termini di denaro ma anche di fondatori, team, altri investitori, condizioni di mercato, concorrenti, ecc. Di conseguenza c’è un livello molto alto di incertezza e di rischio.
  • Periodi di detenzione lunghi: Un investimento in startup ha generalmente un periodo di detenzione medio di 7-8 anni. Quindi è un investimento estremamente illiquido, il che potrebbe non essere una buona idea se potresti avere bisogno di fondi per un’emergenza nel breve termine.

In estrema sintesi, l’investimento in startup è rischioso ma terribilmente eccitante! È però possibile mitigare il rischio seguendo i suggerimenti che vi abbiamo dato nel corso dell’articolo.

Come iniziare ad investire in startup?

Quando si investe in una startup tramite un sito di crowdfunding, si stipula un contratto di investimento con la società.

A grandi linee, ci sono quattro tipi diversi di contratti di investimento, ognuno dei quali offre diversi modi per fare soldi dal tuo investimento:

  • Debito: Questo tipo di contratto tratta il tuo denaro come un prestito che guadagna interessi. Il contratto può pagare un rendimento fisso, come due volte il tuo investimento, o un rendimento variabile. La data in cui si ricevono i pagamenti degli interessi dipende da come il business si comporta nel tempo.
  • Convertible Note: Invece di guadagnare interessi, questo contratto è una forma di debito che si converte in azioni quando una startup raggiunge certi obiettivi, come guadagnare nuovi round di finanziamento. Si guadagna dunque una volta che l’azienda viene acquistata da un’altra impresa o si quota in Borsa.
  • Azioni: Le startup in fase avanzata possono permettervi di acquistare azioni della società, proprio come fareste con le azioni di una società quotata in Borsa. Basta essere consapevoli del fatto che non si possono vendere le proprie azioni della startup. Per fare soldi, devi tenere le tue azioni fino a quando la startup diventa pubblica o viene acquistata da un’altra azienda.
  • Dividendi: Le startup di successo in fase avanzata offrono agli investitori la possibilità di acquistare azioni che pagano dividendi annuali.

Sui broker online come eToro sarà invece possibile guadagnare dalla vendita di azioni, ETF e portafogli d’investimento nel lungo periodo.

Sarà inoltre possibile ricevere eventuali dividendi, anche se generalmente le startup non staccano dividendi per anni ed anni.

Conclusioni

La questione se investire o meno in startup dipende molto da caso a caso ma gli esperti raccomandano sempre di fare molte ricerche prima di investire in startup.

Il potenziale di perdita è molto alto per cui sarebbe bene destinare agli investimenti in startup solo una piccola quota del budget totale (mai più del 5%) e destinare il resto ad investimenti sicuri.

Ecco perché in passato, l’investimento in startup era disponibile solo per gli investitori accreditati che avevano già un reddito sostanziale e un alto patrimonio netto.

Ora che le piattaforme di crowdfunding e i broker online hanno reso possibile a chiunque di investire in una startup, è bene investire con cautela ed avere sempre un portafoglio ben diversificato.

Per attenuare il rischio gli ETF e i portafogli d’investimento sono la scelta ideale.

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    FAQ

    Come investire in startup?

    Sui broker online regolamentati investendo nelle azioni emesse dalle startup o in ETF/portafogli d’investimento contenenti tali azioni.

    Dove investire in startup?

    Sui siti web di crowdfunding, tramite una società di VC/debito/private equity o sui broker online regolamentati.

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