Commodity Trading: Come fare trading di materie prime?

L’investimento in materie prime, o Commodity Trading è spesso trascurato e considerate meno importanti rispetto alle categorie di investimento come azioni, obbligazioni ed ETF.

Tuttavia, offre un’opportunità unica per gli investitori, poiché le materie prime come metalli preziosi, petrolio, prodotti agricoli e altri, si muovono in base alle proprie condizioni industriali. Questo aspetto le rende investimenti molto interessanti per la diversificazione del portafoglio.

In questo articolo, esamineremo in modo approfondito i fattori chiave da considerare per investire in materie prime, i 5 migliori strumenti per investire in commodities sulle piattaforme di trading online e cosa tenere d’occhio durante il processo di investimento.

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🔍 Attività: Commodity Trading
📈 Livello di rischio: Da basso a elevato
Strumenti: ETF, azioni, acquisto fisico, derivati
💻 Broker: eToro, XTB
💰 Costo: Da €50
Investire in Materie Prime

Materie Prime Elenco

Ecco un elenco delle materie prime più popolari su cui investire:

Quando si analizzano le materie prime su cui investire, è importante concentrarsi sui fattori specifici che influenzano ogni singola commodity.

Ad esempio, il pezzo dell’oro in aumento, può essere dovuto a vari problemi di domanda e offerta che non hanno nulla a che fare con altre materie prime, come ad esempio il mais. Pertanto, investire nelle materie prime è molto più complesso di quanto possa sembrare.

Cosa considerare nel Commodity Trading

Ecco alcuni fattori da considerare prima di investire nelle materie prime.

Domanda e Offerta

Nel settore delle materie prime tutto gira intorno allo squilibrio tra domanda e offerta. Nel commodity trading non ci sono differenze sostanziali tra i prodotti, il grano è grano ed il bestiame è bestiame.

Per questa ragione, i produttori sono tutti “price-takers”, ovvero non possono fissare o influenzare l’andamento dei prezzi in situazioni normali.

Di conseguenza ciò che causa le fluttuazioni dei prezzi sono gli squilibri nell’offerta e nella domanda, che possono verificarsi per molte ragioni. I prezzi possono aumentare se la domanda aumenta o l’offerta diventa limitata. 

Uno dei casi più rilevanti è stato il prezzo del legname, che è salito alle stelle nel 2021 a causa dell’aumento della domanda dovuto al COVID-19. Nel corso dell’anno la situazione è parzialmente rientrata, la domanda è diminuita e l’offerta aumentata, i prezzi di conseguenza sono tornati ai livelli precedenti. Un altro caso eclatante è stato l’aumento del prezzo di petrolio e gas causato dalla guerra Russia-Ucraina del 2022.

Il commodity trading richiede la comprensione della situazione domanda-offerta, dove sta andando e quanto velocemente sta cambiando. I prezzi possono aumentare e crollare rapidamente, e spesso non persistono.

Come in molti sostengono: “I prezzi elevati sono la cura per i prezzi elevati.” Questo significa che se i fornitori possono ottenere prezzi elevati aumentando la produzione, lo faranno, ed alla fine i prezzi scenderanno ai livelli tipici.

Il costo più basso vince nel Commodity Trading

Dato che le aziende del settore delle materie prime sono “price-takers”, le aziende che vincono sono quelle che producono al costo più basso. I produttori di materie prime generano maggior profitto all’aumentare delle unità prodotte, ed anche se il prezzo della commodity diminuisce, saranno ancora in grado di esistere fintanto che il mercato è aperto.

In generale, le aziende più precarie sono quelle che producono a costi troppo elevati.Se i prezzi calano, non saranno in grado di produrre a profitto e non potranno fare di più dato che sono price-takers. Alla fine potrebbero anche andare in bancarotta se il settore non cambia in fretta rotta.

Naturalmente, se fate commodity trading potreste trarre vantaggio da diverse condizioni di mercato.

I picchi di prezzo sono spesso di breve durata

Nel corso del tempo i prezzi delle materie prime tenderanno a muoversi verso un prezzo di equilibrio che corrisponde alla domanda e all’offerta. Nel breve termine i prezzi delle materie prime sono invece volatili e tenderanno a superare questo prezzo di equilibrio sia al rialzo che al ribasso.

I mercati, di conseguenza, spesso correggono eccessivamente, poiché i produttori si affrettano a correggere una mancanza di offerta, ma poi per recuperare i loro investimenti finiscono per spingere il prezzo delle materie prime al di sotto di un livello sostenibile.

Quindi i picchi di prezzo e persino le grandi diminuzioni sono spesso di breve durata.

Come investire in Materie Prime

Ecco 5 modi per investire nelle materie prime tramite i migliori broker online.

ETF delle Materie Prime fisiche

Se desiderate un’esposizione diretta alle materie prime fisiche senza il fastidio di possederle effettivamente o di negoziare sul mercato dei futures, avete la possibilità di investire attraverso gli ETF.

Gli ETF sono un modo conveniente e sicuro per investire in commodities. Ad esempio, potreste acquistare un ETF che possiede oro, petrolio o anche una combinazione di queste materie prime. Quindi potreste essere in grado di ottenere un’esposizione “pura” ad una commodity oltre che la semplicità di un ETF. Il grande vantaggio è proprio quello di ottenere l’esposizione diretta alle materie prime ai prezzi di mercato ed a un rischio minore.

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ETF dei produttori di Materie Prime

Un modo per ottenere un’esposizione diversificata ai produttori di materie prime è quello di acquistare un ETF contenente azioni dei produttori di materie prime. Otterrete i benefici della diversificazione e potrete ottenere l’esposizione a specifiche materie prime . Per esempio, potreste comprare un ETF contenente produttori d’oro, in questo modo godrete dei benefici relativi ai flussi di cassa dei produttori ed all’aumento di prezzo della commodity.

Il rischio è che se il vostro ETF è focalizzato su una materia prima specifica, come i produttori di petrolio, sarete diversificati ma in misura limitata. Non sarete sovraesposti a nessuna singola azienda, ma se il prezzo del petrolio dovesse scendere, questo tipo di diversificazione non vi proteggerà tanto quanto un’ampia diversificazione. Questo è però il rovescio della medaglia nel tentativo di ottenere un’esposizione “pura” ai produttori di una specifica commodity.

Azioni dei produttori di Materie Prime

Se non si desidera possedere materie prime fisiche, magari perché non producono flussi di cassa, si può optare per le azioni del comparto energetico. In questo modo si può puntare ad ottenere un guadagno anche quando i prezzi delle materie prime aumentano.

Gli azionisti possono ottenere un duplice vantaggio. In primo luogo, se il prezzo della commodity aumenta, la società produttrice vede di solito un aumento dei profitti. In secondo luogo, il produttore può aumentare la produzione nel corso del tempo per aumentare il profitto.

Le azioni dei produttori di materie prime sono spesso investimenti rischiosi. Il settore delle materie prime è soggetto a repentini cicli rialzisti e ribassisti , e le aziende richiedono un sacco di capitale.

L’acquisto di azioni individuali legate alle commodities richiede molto lavoro e analisi, ed investire in poche azioni è più rischioso rispetto all’acquisto di un ETF.

Materie Prime fisiche

È anche possibile possedere fisicamente le materie prime. Materie prime come il bestiame sono poco desiderate, ma le commodities come l’oro sono prodotti popolari tra coloro che cercano un bene rifugio con cui proteggersi dall’inflazione.

È possibile acquistare lingotti in diversi modi, anche attraverso rivenditori online o banchi dei pegni, oppure è possibile acquistare monete d’oro e argento per il loro valore in lingotti. 

Il più grande rischio di possedere direttamente metalli preziosi è che potrebbero venire rubati, andranno dunque protetti in modo adeguato.Il vostro investimento potrebbe anche essere corroso da un rivenditore in caso di esigenza impellente di vendere. 

Derivati sulle materie prime

L’acquisto di materie prime attraverso il mercato dei derivati (futures, opzioni, CFD, ecc.) è un tipo d’investimento molto frequente tra i trader. I derivati sono uno strumento ad alto rischio che consente di speculare sul prezzo di una data materia prima, ed è questo che attira molti trader.

In poche parole finché effettuerete le previsioni giuste guadagnerete dei rendimenti ma nel caso in cui il mercato vada contro di voi sarete costretti ad aggiungere ulteriore denaro, ed a pagare commissioni, per tenere aperta la posizione.

Di conseguenza, l’investimento in materie prime tramite futures, opzioni e CFD è consigliato solo a coloro che sono molto propensi al rischio o a coloro che vogliono destinare una piccola quota del budget totale ad investimenti più speculativi. 

Come anticipato nel corso dell’articolo, sul broker eToro potrete copiare in modo automatico gli investimenti in CFD sulle materie prime dei migliori trader della piattaforma.

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Commodity Trading

Investire in Materie Prime conviene?

Se le materie prime non producono flussi di cassa e i picchi di prezzo sono spesso di breve durata, cosa ci trovano di interessante gli investitori? Ecco alcuni dei più grandi motivi per cui il commodity trading è così popolare:

  • Protezione dall’inflazione. Le materie prime possono offrire una protezione dall’inflazione al vostro portafoglio, in quanto i prezzi di tali “attività” possono aumentare nel tempo, esattamente come fa l’inflazione.
  • Bassa correlazione con altre attività. I prezzi delle materie prime si muovono spesso per motivi molto diversi da quelli dell’economia generale e dipendono da fattori specifici a ciascuna commodity.Pertanto, la loro performance è meno correlata ad azioni e obbligazioni. Poiché le commodities sono meno correlate con altre classi di attività, possono essere utilizzate come un modo per diversificare un portafoglio, riducendo il rischio e livellando i rendimenti.
  • Copertura contro altri investimenti. Possedere una commodity può ridurre i rischi negli altri investimenti. Per esempio, se possedete un’azienda che può essere pesantemente esposta al prezzo del petrolio, come una compagnia aerea, e diminuirebbe di valore se il petrolio aumentasse, potreste possedere direttamente il petrolio e contribuire a compensare quel rischio di portafoglio.

Conclusioni

Investire in materie prime può aggiungere una certa diversificazione al portafoglio, anche se la maggior parte dei portafogli può tranquillamente performare bene senza l’esposizione supplementare alle commodities.

FAQ

Quali sono le materie prime?

Le materie prime più popolari sono: Metalli preziosi (oro, argento, platino, ecc.), Olio, Gas naturale, Mais, Frumento, Soia, Bovini, Maiali e Legname.

Come investire nelle materie prime?

È possibile investire nelle materie prima tramite l’acquisto fisico, gli ETF, le azioni o i contratti derivati registrandosi ad un broker regolamentato.

Investire nelle materie prime conviene?

Investire in materie prime può dare diversi vantaggi: aggiungere diversificazione al portafoglio, proteggere dall’inflazione, bassa correlazione con altre attività e copertura contro altri investimenti.

Dove investire in materie prime?

È possibile investire in materie prime su tutti i principali broker regolamentati come ad esempio eToro.

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